Tutti i principali istituti demoscopici hanno seguito il referendum attraverso sondaggi elettorali sulle intenzioni di voto degli italiani.
Qui di seguito riportiamo gli ultimi sondaggi del mese di novembre (per legge, oggi è l’ultimo giorno in cui possono essere diffusi):
Ogni istituto ha usato un campione diverso. Nello specifico:
- IPR, 1.000 casi; margine di errore +/- 3,1%, metodo di analisi CATI – CAMI – CAWI.
- Tecnè, 1.000 casi; Margine di errore +/- 3,1%, metodo di analisi CATI – CAMI – CAWI.
- Index esclude indecisi e chi non andrà a votare
- Euromedia comprende solo coloro che andranno alle urne e sanno già cosa votare. 800 interviste; margine di errore +/- 3,5%, metodo di analisi CATI – CAWI.
- Winpoll, 1.500 interviste; metodo di analisi CAWI. Esclude chi non andrà a votare.
- Ipsos, 997 interviste mediante sistema CATI.
- Piepoli, 600 casi; margine di errore compreso fra +/-0,7% e +/-3,5%. Metodo di analisi CATI.
Il fronte del NO resta in vantaggio per tutti i sondaggi elettorali condotti negli ultimi 15 giorni.